Come riconoscere un buon olio di oliva

L’olio di oliva extravergine è uno dei fiori all’occhiello della produzione alimentare nostrana e rappresenta un potentissimo antiossidante. Proprio per questo motivo sono tantissime le imitazioni che, naturalmente, non hanno lo stesso sapore né tanto assicurano i medesimi benefici.

L’olio di oliva mescolato con altri oli, oppure rettificato con additivi e solventi industriali, può ingannare i meno esperti oppure chi non è del settore. Con questo articolo ti spiego come capire se l’olio d’oliva è buono

Come riconoscere un buon olio di oliva: la confezione

Un primo indizio per riconoscere la qualità dell’olio d’oliva è la confezione. L’olio deve essere contenuto in una bottiglia di vetro scuro o in una backing box, per essere protetto adeguatamente dalla luce. La backing box è la scelta migliore poiché è dotata di un pratico rubinetto che non permette mai il contatto dell’olio con l’ossigeno.

Contraffazioni: occhio all’etichetta

Un altro fattore che ci consente di valutare l’originalità dell’olio d’oliva è l’etichetta, dove deve essere scritto “olio extravergine di oliva” e sul retro deve essere riportata la nomenclatura “olio di oliva di categoria superiore ottenuto mediante procedimenti meccanici”.

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Come riconoscere un olio scadente: la provenienza delle olive

Accertarsi quali olive sono state utilizzate per produrre l’olio è un altro passaggio fondamentale. Deve quindi essere specificato “made in Italy”, “100% italiano”, “DOP” o “IGP”. La scelta migliore è quella degli oli monovarietali, cioè varietà di olive utilizzate esclusivamente per la produzione di quell’olio.

Come valutare un olio d’oliva: il prezzo

Un buon olio di oliva costa almeno 8-9 euro al litro. Se il prezzo è inferiore, allora è il caso di diffidare. La produzione infatti richiede determinati costi, al di sotto dei quali è difficile scendere. Prezzi stracciati potrebbero indicare un olio di scarsa qualità.

L’assaggio dell’olio

L’assaggio è un ottimo test per valutare le caratteristiche di un buon olio extravergine, che non deve avere sapori strani di grasso o di muffe, ma sprigionare profumi freschi e vegetali che risvegliano sensazioni piacevoli al gusto.

A proposito di test gustativo, secondo alcuni profani l’olio di oliva che pizzica in gola è indice di acidità elevata e di scarsa qualità. Invece quella sensazione di piccante è un tratto caratteristico dell’olio extravergine, poiché provocato da sostanze ossidanti.

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L’esame visivo

È bene ricordare che il colore dell’olio extravergine di oliva non è un’indice da considerare per valutarne la sua qualità, a patto che rientri nella gamma cromatica sopra indicata.
Infatti nelle degustazioni ufficiali vengono utilizzati degli appositi bicchieri di colore blu scuro, proprio per non far vedere all’assaggiatore il colore dell’olio.


Cosa significa se l’olio d’oliva non congela?

Talvolta può capitare che l’extravergine si solidifica, soprattutto quando le temperature calano. Tale fenomeno, che si verifica generalmente al di sotto dei 10°, allarma il consumatore che inizia ad avere dubbi sulla qualità dell’olio. In genere la solidificazione si verifica quando le confezioni d’olio restano a lungo in giacenza nei magazzini dei corrieri.

In realtà è un processo naturale, poiché al di sotto dei 10° i trigliceridi iniziano a cristallizzarsi. A temperature di 4 o 5°, l’olio addirittura si solidifica. Il congelamento dell’olio, pur essendo poco gradevole alla vista, non incide sulla qualità e sulla genuinità del prodotto. Ad ogni modo, per scoprire se si tratta di olio d’oliva o di altro tipo, basta metterne un po’ nel frigo: se è d’oliva, solidifica. Se non congela, molto probabilmente non è di oliva.

Dove comprare un buon olio di oliva?

Gli oli prodotti da Agricola Locci  sono prodotti seguendo la migliore tradizione di potatura delle olive e dei processi di estrazione dell’olio a freddo.

Abbiamo ottenuto anche prestigiosi riconoscimenti come quello del Gambero Rosso. Puoi approfondire l’argomento nel nostro articolo “miglior olio umbro 2020

 

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