Potatura olivo a vaso policonico: cos’è, come si fa e quali sono i vantaggi

La potatura dell’olivo è un’operazione fondamentale per garantire alla pianta una crescita sana e forte. Eventuali errori possono compromettere la fioritura dell’olivo e determinano spese maggiori. La potatura è infatti uno dei primi costi per la manutenzione dell’ulivo, quindi se fatta in maniera sbagliata o troppo lenta incide negativamente sulla fioritura dell’albero e richiede spese eccessive. In questo articolo ti spiego quale attrezzatura utilizzare, come funziona la tecnica della potatura dell’olivo a vaso policonico e quando effettuarla.

Potatura olivo a vaso policonico: i vantaggi

Il vaso policonico è una delle tecniche più innovative della potatura degli ulivi. Consente di avere una struttura dell’ulivo priva di vegetazione nella parte interna, come un vaso, e caratterizzata da diversi coni di vegetazione all’esterno della struttura. É un sistema di potatura molto diffuso soprattutto nei piccoli oliveti dell’Italia meridionale ed insulare. La potatura è molto minuziosa, quindi è adatta soprattutto per i piccoli oliveti intensivi a conduzione familiare.

Questa forma di coltivazione è particolarmente rispettosa della fisiologia della pianta e garantisce una corretta illuminazione ed un buon irraggiamento della chioma. Se ancora non hai visto il mio video sulla potatura dell’olivo a vaso policonico, ti consiglio di dargli subito uno sguardo e di seguire passo passo i consigli che ti fornisco.

Le fasi della potatura degli ulivi a vaso policonico

Il taglio dei succhioni

Innanzitutto analizziamo la struttura della pianta, caratterizzata da un tronco unico con un’altezza compresa tra mezzo metro ed un metro, ed anche oltre. Il fusto può avere 4 o massimo 5 derivazioni con le branche principali, molto dipende dallo spazio a disposizione, con un’inclinazione di 45° o più. 

Ogni branca deve assumere le sembianze di un cono, con la vegetazione folta alla base e meno sviluppata verso la cima. Le branche sono singole unità produttive, quindi devi evitare che i coni si sovrappongono uno sull’altro. All’interno della pianta crescono delle derivazioni, chiamate succhioni, che devono essere eliminate con il segaccio.

Intervento sulla parte esterna dell’olivo

Dopo aver eliminato tutti i succhioni, o almeno quelli più voluminosi, puoi intervenire sulla parte esterna. Ogni branca principale deve avere una conclusione apicale, cioè una sorta di punta. Bisogna quindi tagliare i rami in eccesso per “appuntire” le branche principali, sempre utilizzando il segaccio.

Il taglio deve essere effettuato in modo che la pianta si proietti verso l’alto, senza però farla sviluppare eccessivamente in altezza. Per questo motivo ti consiglio di eseguire periodicamente dei tagli di ritorno sulle branche primarie. In realtà le branche non devono necessariamente avere una forma appuntita nella parte finale, l’importante è che siano più strette in cima. I tagli vanno sempre fatti in corrispondenza di un ramo laterale capace di sottrarre forza alla pianta, per evitare un eccesso di vegetazione in quel punto.

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Completata questa operazione puoi eliminare le branche secondarie che “soffocano” la vegetazione creando un cono d’ombra. In questo modo dai all’olivo una forma conica, con uno spazio sufficiente tra un cono e l’altro dove la vegetazione può allargarsi e crescere liberamente. Tutta la vegetazione, dove comincerà la fioritura e quindi la fruttificazione, può assorbire tranquillamente la luce di cui ha bisogno durante il giorno.

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