Potatura olivo moraiolo: cosa sapere

L’olivo moraiolo è una delle cultivar di olio più apprezzate di origine toscana, ma coltivata ormai in gran parte della penisola italiana in virtù della sua grande adattabilità ai diversi pH del terreno. In generale la cultivar si sviluppa soprattutto nelle zone collinari che hanno terreni ad alta densità.

Potatura e caratteristiche dell’olivo moraiolo

La pianta, a causa della bassa vigoria, soffre le potature troppo energetiche poiché non riesce a rimarginarsi facilmente. La chioma ha poco volume e presenta una ramificazione piuttosto corta. La resistenza al freddo dell’olio moraiolo è buona e la pianta tollera bene anche venti, umidità e siccità.

Viene chiamato olivo moraiolo impollinatore, poiché deve essere supportato dall’impollinazione di altre varietà. Tra le più famose ci sono il Pendolino, il Frantoio ed il Leccino che analizziamo nei successivi paragrafi.

La fioritura è nella media, condizione che favorisce buone impollinazioni e riduce i rischi di aborto. Le rese finali sono alte, anche se le olive raggiungono un peso piuttosto contenuto compreso tra 1,5 e 2 grammi. Le olive hanno una forma sferica e sono di colore nero a sfumature viola. La pianta preferisce il terreno sciolto e poco fertile.

Cos’è la potatura dell’olivo a ombrello?

Tra le diverse tipologie di potatura, ultimamente si sta diffondendo quella denominata ad ombrello. In alcune zone d’Italia, a causa delle pendenze marcate, la raccolta delle olive e la stessa potatura risultano operazioni piuttosto complesse ed anche onerose da un punto di vista economico.

Per questo motivo si è diffusa negli ultimi anni la potatura dell’olivo a ombrello, detta anche “a salice piangente” che prevede la presenza di rami piegati ad arco dall’alto della chioma verso il basso.

In questo modo le olive sono più vicine al terreno e la raccolta risulta più agevole. Agronomi e tecnici ritengono però che questa tipologia di potatura, a lungo andare, possa provocare più danni che benefici. In questo modo infatti si diminuisce la produttività delle piante per via dell’asportazione di gran parte della chioma, favorendo l’attività vegetativa a discapito di quella produttiva.


Come scegliere la tipologia di potatura?

Nell’olivicoltura contemporanea è ampiamente diffusa la pratica del turno biennale o triennale. Una potatura leggera garantisce maggiori produzioni rispetto ad una intensa, quindi è indicata per l’olivo moraiolo che non gradisce potature troppo invasive.

Toccherà naturalmente all’olivicoltore calibrare il turno di potatura più indicato e l’intensità a seconda delle condizioni climatiche dove è posizionato l’oliveto, dei carichi produttivi e delle varietà.

Nei climi freddi, dove la stagione di crescita dell’olio è più breve, è preferibile potare in maniera più decisa per stimolare le piante a vegetare ed assicurare così una buona produzione anche per l’anno successivo. Nei climi caldi invece è consigliabile adottare una potatura più leggera, affinché la pianta mantenga un buon equilibrio vegetativo e produttivo.

Per l’olivo moraiolo, una varietà a crescita lenta, il turno di potatura può essere allungato anche fino a tre  anni.

Come scegliere la tipologia di potatura

Differenza tra olio Frantoio e Leccino

Come detto precedentemente l’olivo moraiolo deve essere supportato dall’impollinazione di altre varietà, in primis Frantoio e Leccino.

Il Frantoio è una varietà diffusissima in Umbria e, pur essendo autofertile, si avvantaggia dell’impollinazione incrociata ed ha una fioritura contemporanea rispetto a quella delle cultivar Leccino e Moraiolo. Fruttifica velocemente e ha una produttività costante ed elevata. Ha una sensibilità media rispetto alle gelate invernali ed il peso del frutto è medio.

Anche il Leccino è diffusissimo in Umbria, soprattutto nelle zone olivicole nei nuovi impianti. A differenza del Frantoio è autosterile, quindi ha bisogno di cultivar impollinatrice. Fruttifica precocemente ed ha una produttività piuttosto elevata e costante. La pianta presenta una bassa sensibilità alle gelate invernali ed il peso del frutto è medio.

Altra varietà particolarmente indicata per l’impollinazione del moraiolo è il Pendolino, una cultivar diffusa su buona parte del territorio italiano, mediamente vigorosa e con chioma mediamente espansa e piuttosto folta.

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